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“Il colore della rinascita” Comunicato Stampa

Nuovo appuntamento con il ciclo SHOWCASE D’ARTE con la mostra di MARI DEL BUONO Il colore della rinascita ””. L’inaugurazione della mostra è per sabato 12 ma rzo 20 22 dalle ore 17 presso la sede di SUONARE46 Largo Tosi, 3 Ingresso gratuito. (Pr esso lo S tudio Legale Manfr è). L’ingresso sarà consentito solo attraverso la presentazione della Certificazione verde COVID 19 (Green pass) come da Decreto Legge 21 settembre 2021, n. 127

 L’ARTISTA

“La mia è Arte Impersonale”. Così Mari Del Buono sintetizza all’estremo la sua arte.
Un rapporto intimo fra psiche e azione pittorica, percettiva e sensoriale.
Nell’orizzonte creativo dell’artista, il primato del colore assume una valenza mistica, fenomenologica e trascendentale, ovvero si fa portatore della creazione di nuove realtà che assumono senso e veicolano significati solo nell’istante in cui è il fruitore a stabilire con l’opera un rapporto empatico, non mediato dalla diretta corrispondenza fra ciò che osserva e la realtà fenomenica, in primis quella naturale.
Agire in qualità di artista impersonale significa sottrarsi a qualunque tentativo, anche inconsapevole, d’infondere nella tela il proprio portato esperienziale o di vissuto, ma anche ogni riferimento al passato, per proiettarsi nella dimensione del “senza tempo”, dell’immediato, che si svela solo nel momento in cui ci si confronta e ci si immerge in maniera totale, completa, individuale.

Ciò che per l’artista è impersonale, risulta, quindi, estremamente personale per il singolo fruitore, che si approccerà al dipinto con lo scopo di rintracciarvi il suo esclusivo significato: sé stesso, il suo stato d’animo, la sua immagine interiore riflessa.
L’accentuata carica di empatia che qualifica tale processo mimetico consente di cogliere in azione le convergenze fra arte e neuroscienze, in specifico i meccanismi del sistema nervoso che definiscono l’azione dei neuroni specchio.
Concetti come quelli di “flusso ottico” o di “percezione non mediata” risultano assolutamente calzanti se correlati alla ricerca di Mari Del Buono.
Le forme o, meglio, non forme, che l’artista plasma sulla tela con il tramite di un’amplissima gamma cromatica, stimolano nell’osservatore una risposta selettiva che, in quanto già codificata nel suo assetto ottico, gli consentirà di evocare alla mente, sentire e percepire sensazioni ed emozioni che esistono nella misura in cui si riferiscono alla sua irripetibile unicità d’individuo, dotato di strutture rappresentazionali e sensoriali non replicabili.